Giornata di Spiritualità” alla Verna. Appunti

La Preghiera come colloquio con Dio

“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”.  (Gv. 1, 14)

“Non ho posto la mia dimora troppo in alto né troppo in basso perché tu non possa dire che non ci potevi arrivare.”

Il nostro è un Dio presente, è l’inquilino della porta accanto. Passa per la via e ti bussa. Tu sei libero di aprire o di lasciarlo fuori.

Anche tu, uscendo sulla strada, puoi bussare alla sua porta e Lui si sentirà in dovere di aprirti.

Le religioni tendono a porre Dio lontano dagli uomini, perché lo percepiscono troppo potente, troppo perfetto, troppo etereo.

La religione cristiana, attraverso il Cristo, ha annullato tutte le distanze e lo ha chiamato “Padre”.

E’ così che lo dobbiamo percepire: un padre che cammina accanto a te e, quando il cammino si fa faticoso, ti prende sulle sue spalle e continua a fare strada;

un padre che non dice sempre di sì ad ogni tua richiesta, ma che ti vuole bene anche quando non soddisfa i tuoi desideri;

un padre che sa quale sia il bene per i suoi figli e verso quello li conduce fornendo loro la forza necessaria quando la strada si fa impervia.

Il nostro Dio è un Dio che, oltre a figli, ci chiama “amici” e l’amicizia fa crollare ogni barriera.

Con l’amico ci si confida, a lui si dicono le cose più nascoste. A lui ci si affida perché sappiamo che su di lui possiamo contare.

Con lui siamo veramente un cuor solo ed un’anima sola.

Questi sono i sentimente a cui si deve conformare la nostra preghiera.

Marino, comunità di Arezzo

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“La preghiera: il nostro colloquio con Dio”

Incontro di spiritualità, La Verna 11-12 novembre 2023.

https://www.laverna.it/

Domenica 12 novembre, il gruppo Masci Toscana è tornato a casa attraversando i lunghi
chilometri di nebbia che hanno nascosto il monte La verna ,ma nel cuore di tutti brillava un
bel sole caldo.

L’estate di San Martino ce l’avevamo dentro, dopo la bellissima esperienza della giornata
dello spirito 2023. L’anno scorso l’appuntamento è stato rimandato per fare spazio
all’assemblea nazionale, ma quest’anno dalle 17:00 dell’11 novembre alle 17:00 del 12,
abbiamo vissuto un giorno di ritrovata amicizia e rinnovato entusiasmo.

I momenti forti di questo nostro incontro sono state le riflessioni di Marino Monachini, il
nostro responsabile regionale Fede e la gioiosa testimonianza di suor Daniela Biasi,
francescana.

Ambedue ci hanno guidati in un percorso di consapevolezza del nostro rapporto esclusivo
con Dio, che si realizza quando ci isoliamo nella preghiera personale.
Abbiamo convenuto che è in questi momenti che il legame filiale tra gli uomini e un Dio che
ci chiede di chiamarlo Padre, vive la sua pienezza.

Dopo il suo intervento , suor Daniela ci ha chiesto di appartarci all’interno del meraviglioso
complesso del Santuario della Verna, per sperimentare quanto detto in una mezz’ora di
solitudine per parlare e metterci all’ascolto,al cospetto di Nostro Signore.

In seguito,nei gruppi, ci siamo raccontati il nostro modo di intendere la preghiera ,l’ascolto e
le nostre attese, visto che in genere preghiamo per chiedere.Ci siamo anche detti, però
,quanto è importante anche il ringraziamento per tutti i doni ricevuti.

Le nostre preghiere comunitarie, la Santa Messa della domenica, la recita dell’ora nona con i monaci, la processione dal Santuario alla Cappella delle Stimmate, hanno arricchito e
riempito di senso questa nostra giornata. La calda ospitalità, il buon cibo, i nostri canti, le
risate… hanno fatto il resto!

Eravamo una cinquantina e, tenendoci per mano, durante l’immancabile cerchio di chiusura ,ci siamo dati appuntamento al prossimo anno, se Dio vorrà che la nostra festa continui……

Lucia Calabrese, comunità Masci Prato.

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18^ TEMPO DEL CREATO E GIORNATA DELLO SCAUTISMO ADULTO 2023

“Che scorrano la giustizia e la pace”
(Amos 5, 24)

Il messaggio che Papa Francesco ha consegnato alla Chiesa per la diciottesima Giornata Mondiale di preghiera per la Cura del Creato prende il via da un versetto del profeta Amos (Am 4, 24) “piuttosto come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne” e il simbolo è “Un Fiume Possente”. La scelta di questo versetto, non è secondaria: il Papa intende mettere in chiaro che parlare di Cura del Creato, di conversione ecologica e di preghiera per la madre Terra non può essere solo questione di parole quindi siamo chiamati a unirci al fiume della giustizia e della pace, ad impegnarci per la giustizia climatica ed ecologica.

L’urgenza cresce e dobbiamo fare una pace vera con la Terra e sulla Terra. Essa è la nostra casa comune: accogliente, benefica ed amica.

La giustizia, invece, ci chiama al pentimento ed a un cambiamento di atteggiamento e di azioni. Quando ci uniamo al fiume della giustizia e della pace con gli altri, viene creata la speranza invece della disperazione. Si può costruire un’economia di pace invece di un’economia basata sul conflitto. Le nostre preghiere devono invocare giustizia non solo per gli esseri umani ma per tutta la creazione.

Anche quest’anno la Giornata di Preghiera per la Cura del Creato da inizio a un percorso che durerà fino al 4 ottobre, festa di San Francesco, universalmente riconosciuto come il Santo del Creato per antonomasia: la terra è la casa di tutti e perciò tutti ci sentiamo chiamati a diventarne fedeli custodi e assumere ” un senso di responsabilità”: essere vigili e desistere dai comportamenti malvagi a partire dallo sfruttamento sconsiderato di ciò che Madre Terra ci offre.

Accogliendo l’invito del Papa il MASCI Viareggio 3, sostenuta dalla sua Magistra Tania, ha organizzato per la giornata del Creato 2023 un week end di attività denominato ” Acqua – Cambiamento climatico e rapporto con le piante”.

Il programma dell’iniziativa ha previsto alle ore 16,00 di sabato 30 settembre l’intervento del dott. Alberto Biffoli, esperto in scienze agrarie ed ambientali, che nel corso della conferenza ha illustrato la situazione attuale dei boschi e delle foreste e le misure da adottare per un futuro più sostenibile.

Le foreste rappresentano il più importante serbatoio di biodiversità, garantiscono la protezione del suolo, la qualità dell’aria e delle acque, inoltre hanno la funzione di assorbimento di carbonio svolgendo così una protezione naturale contro gli effetti del dissesto ecologico. Le azioni da intraprendere per salvaguardare l’ambiente forestale è necessario che esse siano gestite in modo sostenibile e esperto per prevenire i danni da incendi, siccità ed aumentare la velocità di ripresa del bosco dopo questi eventi.

Alle 18,00 è stata celebrata la messa nella Parrocchia di S. Paolino – Viareggio.
Domenica, poi, siamo partiti dalla visita del Parco della Villa Borbone proseguendo con una lunga passeggiata fino al mare all’interno del Parco Naturale Migliarino-San Rossore, durante la quale, guidati dal Prof. Tomei Paolo Emilio, docente di botanica e profondo esperto e conoscitore di tutte le specie vegetali presenti nel territorio, abbiamo toccato con mano il rapporto tra la foresta presente nella zona diversi millenni fa e il bosco di oggi, somma della flora superstite e l’intervento dell’uomo.

Oltre, ovviamente, alla partecipazione della ns comunità e molte persone interessate, abbiamo avuto il piacere della partecipazione delle comunità di Capezzano, di Massa e di Prato che ringraziamo.

Il sentiero che attraversa la Riserva Naturale della Lecciona ( il nome deriva dalla presenza nella villa di un leccio risalente a circa 300 anni ) è di particolare valore ambientale e naturalistico perché permette di attraversare tutti gli ambienti naturali che fanno parte del Parco dal bosco fino alla spiaggia libera della Lecciona, sicuramente una delle più belle spiagge allo stato naturale che si trova nel Parco.

L’itinerario parte dal Viale dei Tigli, che unisce Viareggio a Torre del Lago Puccini, proprio davanti a Villa Borbone, sede di un centro visite del Parco aperto tutto l’anno e procede in direzione del mare fino alle dune costiere, attraversando la Riserva Naturale della Lecciona consentendo al visitatore di incontrare tutti gli ambienti più significativi della Macchia Lucchese.

La custodia della creazione con tutte le sue creature è carità, è amore, è azione, è ascolto….

Antonella Micali
Addetta Stampa comunità Viareggio 3

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La messa degli scout livornesi per Don Minzoni

Il 23 agosto a Livorno le comunità di adulti scout MASCI di Livorno, insieme a scout dell’AGESCI, hanno celebrato una Santa Messa in ricordo e suffragio per la beatificazione di Don Giovanni Minzoni.

La Santa Messa è nata dalla ricorrenza del centenario della morte di Don Giovanni Minzoni, parroco di ARGENTA (Ferrara) assassinato per mano fascista per aver fondato due Riparti ASCI di 70 esploratori nella sus parrocchia. In questo stesso giorno, ad Argenta, il Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della CEI, ha celebrato la ricorrenza alla presenza di tutto l’associazionismo scout cattolico italiano.

Gli scout cattolici livornesi si sono così riuniti presso la Parrocchia di Nostra Signora di Fatima, nel quartiere popolare di Corea, per celebrare insieme il ricordo del primo martire dello scoutismo italiano.

Don Giovanni Minzoni è stato un sacerdote testimone del proprio servizio e di fede, mettendo la sua vita a servizio dell’educazione dei giovani nella sequela del Signore, fino all’estrema conseguenza del suo martirio.

Alla Santa Messa, celebrata dall’assistente ecclesiale del MASCI Livorno 2, Don Matteo Gioia, erano presenti anche Massimo Stefanini, Segretario Regionale del MASCI Toscana, Sara Baroni e Francesco Sbolci, Responsabili di Zona dell’AGESCI Livorno e anche i soci del Centro Studi di Scoutismo Labronico “Arrigo Vallebona e Frida Gabbrielli”.

La Santa Messa è stata vissuta nella semplicità dello stile scout, con i canti tipici della tradizione scout, un discorso introduttivo sulla figura di Don Minzoni è stato fatto da Domenico Zucca, magister della comunità MASCI Livorno 2, ed un’omelia di Don Matteo Gioia incentrata sul valore della testimonianza e dell’impegno educativo ed ecclesiale di Don Minzoni, la cui attualità ci interroga ancora oggi nell’educare le nuove generazioni di cristiani al servizio.

Don Giovanni Minzoni rappresenta per tutto lo scoutismo cattolico e per la Chiesa intera un testimone autentico di cui fare memoria e custodirla; in quasi ogni città d’Italia c’è una via a lui intitolata, ed è per questo che conoscere, riscoprire e valorizzare la sua figura è di grande importante per lo scoutismo cattolico italiano.

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Campo Bibbia Nazionale 2023

Intervista a Marino Monachini, incaricato Fede del MASCI Toscana, organizzatore e
responsabile del sesto campo Bibbia Nazionale, tenuto a San Martino di Figline il 14/15/16
aprile 2023.

L. Caro Marino, l’ultimo campo Bibbia pre-covid che avevi organizzato era previsto per il 21
febbraio 2020, il giorno stesso in cui è stato accertato lo stato di pandemia. Forse il Signore
ci ha voluto bene, perché l’appuntamento era già stato annullato per una rara indisponibilità
della nostra biblista, Agnese Cini Tassinario.

M. È vero, in questi tre anni abbiamo avuto problemi e perdite che ci hanno profondamente
ferito, ma non abbiamo perso il desiderio di rivederci per continuare il percorso intrapreso e
stavolta la nostra guida è stato Don Angelo Silei.

L. Nei cinque campi precedenti il gruppo dei partecipanti aveva studiato e meditato L’Antico
Testamento ci puoi raccontare il resto di questo cammino?

M. Avevamo percorso insieme a Mosè ed ai Profeti l’itinerario del popolo che Dio si era
scelto come portatore del messaggio della salvezza.
La Genesi e l’Esodo ci avevano introdotto nella storia del popolo d’Israele che, seppur
piccolo, aveva un grande messaggio da parte di Dio da portare agli uomini. “Piccolo gregge”,
ma la verità che aveva in seno avrebbe sbaragliato ogni impero e si sarebbe imposto a tutta
l’umanità. Una storia tormentata: spesso allontanandosi da ciò verso cui Dio lo indirizzava,
veniva ricondotto al suo Signore dalle parole dei suoi profeti.
Osea, Isaia, Geremia, di cui abbiamo esaminato i vari Libri sotto la guida della nostra biblista
Agnese Cini Tassinario, hanno tenuto vivo il messaggio di Dio all’umanità, un messaggio di
amore, di speranza, di certezza in un mondo migliore, messaggio in cui un Dio si confonde
con l’umanità perché questa torni a Lui, la Sua sorgente.
Edotti dalla storia di un popolo abitato da Dio, siamo passati in questo “Campo” a
considerare il realizzarsi di quel messaggio divino attraverso il Cristo, figlio Suo, fratello
nostro, con lo studio dei santi Vangeli.
Dopo una introduzione a questi, quello di Matteo è stato il primo ad essere preso in esame
quest’anno.
Un approfondimento particolare lo abbiamo fatto sul “Discorso della montagna” ,
soffermandoci soprattutto sulle “Beatitudini” e quello che rappresentano nel nostro mondo di oggi. I trenta partecipanti hanno letto, meditato e discusso sul testo, confrontandosi ed
esaminando la propria condotta in relazione al testo stesso.

L. Quest’anno, per la prima volta, il campo ha avuto un nuovo relatore…

M. Si, ci ha guidato magistralmente don Angelo Silei, profondo conoscitore della Sacra
Scrittura, sia del Primo come del Nuovo Testamento. Grazie anche alla sua conoscenza
personale della Terra Santa, dove tutto si è svolto, ci ha fatto toccare con mano un popolo
ed una terra che sono all’origine della nostra fede.
Il suo linguaggio semplice, accessibile a tutti, ci ha fatto comprendere e meditare sui grandi
misteri su cui si fonda il nostro credere di cristiani.

L. Ti posso chiedere come vi siete organizzati per l’accoglienza e soprattutto per i pasti?

M. Ci ha aiutato in tutto una nostra comunità di adulti scout che, in cucina, ha provveduto ad
alimentare egregiamente il nostro corpo mentre noi alimentavamo il nostro spirito con le
parole del Vangelo.

L. Come definiresti l’esperienza appena conclusa?

M. Ritrovarci numerosi insieme a meditare le cose di Dio e la storia della nostra salvezza è
stata un’avventura bella e gratificante. Fa bene al corpo ed all’anima fermarci ogni tanto a
riflettere su quanto Dio ha a cuore la storia ed il fine dell’uomo.

L. Obiettivo raggiunto, dunque, e la conclusione, anche stavolta, non può essere che un
arrivederci all’anno prossimo.

M. Se Dio vorrà ci ritroveremo per continuare il cammino intrapreso, magari con un pò di
affanno in più, ma con una voglia sempre giovane di stare fraternamente insieme!

Grazie, Marino, per quello che hai fatto e per quello che potrai ancora fare per le nostre comunità!

Lucia Calabrese Crescenzo Comunità di Prato.
Incaricata alla comunicazione MASCI Toscana.

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“Abbiamo riso per una cosa seria”

Come in diverse edizioni di ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA, anche quest’anno molte delle comunità MASCI della Toscana hanno aderito a questa operazione con entusiasmo e fantasia.

Alcune realizzeranno un banchetto di sensibilizzazione e distribuzione, altre organizzeranno una “risottata” in parrocchia ecc, chi ne ha di più ne metta… Siamo fatti proprio così, la fantasia e creatività non ci mancano e, quando crediamo in un progetto, facciamo del nostro meglio.

Quest’anno la mission 2023 è quella di dotare il villaggio di ASRAMA in TOGO di un’unità chirurgica mobile. Nell’area della foresta di Asrama ci vivono circa 50.000 persone che basano la loro sussistenza prevalentemente su attività agricole. L’obbiettivo è in particolare quello di ridurre la mortalità materna che oggi è ancora molto elevata.

Le città coinvolte in Toscana sono Arezzo, Borgo San Lorenzo, Capezzano Pianore, Figline Valdarno, Firenze, Grosseto, Livorno, Massa, Pontremoli, Prato, San Giovanni Valdarno, Viareggio.

23-03-2023

Massimo

Volantino ufficiale dell’operazione “Abbiamo riso per una cosa seria”

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Quando incontrare vuol dire condividere

Qualche sera fa mi ha chiamato Mimmo, Magister della comunità Livorno2, dicendomi con il suo stile gentile e pacato che vorrebbe un contributo, mio e di Tania, in occasione di una loro uscita di comunità, sul Cammino Sinodale visto che, secondo lui, siamo ferrati sull’argomento… Cosa più sbagliata non la poteva dire ma abbiamo risposto “eccomi” dicendoci che avremmo dovuto studiare un bel po’…

Sicuri di essere accolti bene quando porti un po’ di allegria, ci siamo presentati con la proposta di un Gioco dell’Oca sull’argomento con prove, domande e affermazioni per fare un percorso insieme.

E’ stata una sorpresa sia la voglia di mettersi in gioco ma, e soprattutto, la profondità nel mettere in comune le proprie idee ed esperienze.

Proprio un bel pomeriggio passato insieme ed iniziato, non posso non menzionare, con un pranzo luculliano: noi, come preannunciato, ci siamo portati due panini ma, sorpresa, al nostro arrivo abbiamo trovato una tavola imbandita di ogni prelibatezza fino ad arrivare a dolci e liquori.

Un ringraziamento speciale alla comunità di Livorno2 per questa esperienza all’insegna della Comunità.

Gabbro LI – 19 marzo 2023

Massimo

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6° CAMPO BIBBIA NAZIONALE MASCI

San Martino di Figline 14-15-16 Aprile 2023

Programma del Campo

Venerdi 14 Aprile
– Dalle ore 15.00 alle ore 17.00 Accoglienza e sistemazione nelle camere
– Ore 17.00 Recita dei Vespri ed inizio dei lavori
– Ore 17.30 Prima relazione: Introduzione ai Vangeli
– Ore 19.30 Preparazione per la cena
– Ore 20.00 Cena
– Ore 21.30 Serata in allegria

Sabato 15 Aprile
– Ore 08.00 Sveglia
– Ore 08.15-09.00 Colazione
– Ore 09.00 Preghiera del mattino
– Ore 09.15 Seconda relazione: Il Vangelo secondo Matteo
– Ore 11.00 Pausa caffè
– Ore 11.30 Terza relazione: Il “Discorso della montagna”
– Ore 12.45 Preparazione per il pranzo
– Ore 13.00 Pranzo
– Ore 15.00 Canto

Quarta relazione: Il “Discorso della montagna” in chiave sociale
– Ore 17.00 Pausa caffè
– Ore 17.30 Discussione comunitaria sui risvolti che il “Discorso della montagna” ha per un cristiano del nostro tempo
– Ore 19.30 Preparazione per la cena
– Ore 20.00 Cena
– Ore 21.30 Passeggiata biblica su testi tratti dal Vangelo di Matteo
– Ore 23.00 Riposo

Domenica 16 Aprile
– Ore 08.00 Sveglia
– Ore 08.15-9.00 Colazione
– Ore 09.15 Gruppi di lavoro per riflessioni sul Vangelo e Discorso della montagna
– Ore 11.15 I rappresentanti dei gruppi riferiranno sugli esiti delle riflessioni scaturite
– Ore 12.30 Preparazione per il pranzo
– Ore 13.00 Pranzo
– Ore 15.00 Santa Messa
– Ore 16.00 Eventuali osservazioni e domande al biblista ed all’organizzazione
– Ore 17.00 Cerchio finale. Canto: Madonna degli scout.

Notizie utili
Il biblista che terrà le relazioni è Don Angelo Silei, via Scrivia 22, Montevarchi (AR);
e-mail angelo.silei@anna

Località dove si terrà il Campo: San Martino di Figline (AR)

Itinerario: Per chi viene in autostrada A1, uscire al casello di Incisa; procedere in direzione di
Figline con riferimento al Cimitero di Figline; davanti al cimitero procedere ancora fino alla
rotonda e prendere l’uscita per San Martino. Sulla sommità del colle a sinistra.

E’ necessario procurarsi la Sacra Bibbia (possibilmente La Bibbia di Gerusalemme).

Logistica: avremo camere da più persone (non esistono camere singole), alcune da due posti, altre da tre o oltre. Trattandosi di due palazzine vedremo di riservarne una alle donne ed una agli uomini.
Ognuno dovrà portare il necessario per la propria igiene personale, lenzuola o sacco a pelo,
federe. Sono disponibili le coperte ed i cuscini. Siamo in Aprile e, forse non sarà freddo; comunque gli ambienti sono dotati di riscaldamento. Siamo, comunque, in alto, quindi portare abiti appropriati.

La cucina sarà in autogestione, quindi assicuriamo buoni pasti.

Quota di partecipazione per i tre giorni: € 70,00

Se qualcuno ha necessità di arrivare Venerdì mattina può fare pranzo con gli organizzatori, basta lo faccia presente prima.
Per coloro che possono partecipare solo in alcuni giorni la quota è di € 20,00 al giorno

Riferimenti per prenotare:
Donatella Orsilio donatella29@alice.it
– Marino Monachini marinomonachini@yahoo.it
Anna Ponzecchi annaponzecchi@gmail.com

Vi preghiamo, per ragioni organizzative, di non attendere l’ultima settimana per prenotarvi.

Grazie a tutti

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MASCI Regione Toscana

5 settembre 2022

Carissimi,

         avevo accettato con spirito di servizio l’incarico di Segretario Regionale Masci da voi affidatomi e mi ero impegnata a portarlo a termine per i prossimi tre anni.

Purtroppo la malattia sopraggiunta mi impedisce di camminare in questa veste con tutti voi.

Pertanto con questa mia dò le dimissioni da tale incarico fiduciosa che altri riusciranno a sostituirmi in questa veste.

In attesa di un’Assemblea elettiva farete riferimento, come stabilito nel Campo Estivo a Quercianella, a Marcello Degl’Innocenti che mi ha preceduto in tale servizio.

Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato in tale servizio ed auguro ad ognuno di voi: “Buona strada”.

Laura Terreni

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….Risuscitò

Sì, è proprio così. Risuscitò, e si adempirono le Scritture, e si unirono di nuovo il
Cielo e la Terra ed, anche se gli uomini non se ne accorsero, il mondo tornò a Dio e
Dio al mondo. Tornò a splendere un arcobaleno che nessuno poteva ormai
infrangere né l’uomo, né Dio.

E’ grande ed imperturbabile il mistero della Pasqua. Quei giorni che vanno dalla
domenica delle Palme alla domenica di resurrezione sono pregni di significato e
testimoniano il compimento dell’avventura che Dio aveva iniziato con l’uomo fin dai
tempi del Paradiso Terrestre. Una porta sbattuta dall’uomo e sbarrata da Dio quel
giorno, un pietra di sepolcro ribaltata oggi.

Nel mezzo c’è stato da parte di Dio un rincorrere continuo della sua creatura che
fuggiva qua e là dimenticandosi della sua misericordia. Il tutto preparato
dall’invenzione del Sacramento dell’amore nell’ultima cena, da una croce sul
Golgota che spalanca le braccia per abbracciare il mondo. L’uomo della croce si
ripresenta alla Maddalena come Dio di luce nel giardino del sepolcro ed una tomba
vuota grida ad ogni uomo che la morte è un passaggio, che l’uomo non è fatto per
essa, ma per la vita. E’ una sosta nel suo cammino, una sosta per guardare indietro
al cammino fatto per poi correre avanti e tuffarsi nell’eternità.

La Pasqua supera ogni dolore dell’uomo, ogni preoccupazione, ogni incertezza. Il
male commesso nel mondo, tenebra profonda, lascia il posto improvvisamente alla
luce abbagliante del Risorto e tutto riacquista un senso. L’uomo non può scalfire la
gloria e la redenzione del Cristo, neppure con le sue indegnità più profonde. Cristo
regna comunque e può farlo sia da una croce, che da un sepolcro violato.

Così Egli è la nostra speranza, direi, la nostra certezza, l’assicurazione della nostra
salvezza. Tutto torna a Lui. Egli è l’alfa e l’omega, il principio e la fine, in Lui tutto si
ricompone. In Lui e c on Lui l’uomo torna ad essere il protagonista della meravigliosa
storia del mondo dove ognuno porta la sua pietra, piccola, se vuoi, ma necessaria
perché il disegno previsto da Dio venga completato. E questo senza nostro merito,
ma grazie alla Sua misericordia che ci ha voluto associare nella realizzazione di una
così grande impresa.

E’ la Pasqua del Signore, ma è anche la nostra Pasqua, perché in Lui torniamo a
risorgere dal momento che per mezzo di Lui le nostre piaghe sono state risanate.
Ora anche noi splendiamo come il Cristo e Dio non fa più fatica a riconoscerci come
figli suoi. Ora gli somigliamo, ora siamo veramente un tutt’uno con Lui.

Perciò carissimi, Buona Pasqua e siate felici di quella felicità che solo Dio sa dare.
Marino

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