30 secondi…

“Quel giorno contammo 969 morti e 4068 ricoverati in terapia intensiva.

Quel giorno che Papa Francesco pregò da solo sotto la pioggia.

Quel giorno che sentimmo dolore per l’infermiera piegata su un computer.

Quei giorni in cui i medici, infermieri, operatori e volontari fecero scudo contro il virus.

Quei giorni erano ieri… Facciamo il massimo per tenerli lontani.”

Marcella Cioppa

La tenda di Abramo

Nella giornata del 04/10/2021 aderendo all’ invito di Cecilia dell’Oglio (direttrice dei programmi europei del Movimento Cattolico Globale per il Clima), il gruppo MASCI Viareggio 3 ha allestito presso la pinetina della parrocchia ” Natività di Nostra Signora” loc. Bicchio a Viareggio la “Tenda di Abramo” che rappresentava un posto per tutti coloro che condividono la nostra casa comune nello spirito di Abramo del libro della Genesi.

Accogliendo l’appello di Papa Francesco nel “Laudato si” si è cercato di sensibilizzare gli intervenuti a prendersi cura della Terra, di ciò che ci circonda adottando nuovi stili di vita, porre attenzione all’ambiente e all’accoglienza dell’altro. Inoltre sono state raccolte le firme per la petizione “Pianeta sano, persone sane” che chiede ai leader mondiali di stabilire accordi affinché il cambiamento possa realizzarsi.

Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa: il Gruppo AGESCI Viareggio 5 che ci ha fornito la tenda; il parroco Don Graziano che ci ha sostenuto, la comunità che si è dimostrata attenta, sensibile e partecipativa agli argomenti trattati.
L’amore è la radice della nostra fede, che ci spinge ad amare il nostro prossimo coltivando e mantenendo la nostra casa comune ” La misura dell’Amore è l’Amore senza misura”.


Antonella Micali addetta stampa gruppo MASCI Viareggio 3

Sempre a Viareggio, anche la comunità Viareggio 2 ha partecipato attivamente con la propria tenda presso la Parrocchia Sant’Antonio

Giornata di spiritualità delle comuntà toscane

24 ottobre 2021

Giornata di spiritualità

Lucca, 21 novembre 2021

Carissimi,

finalmente torniamo a partecipare di persona alla nostra tradizionale “Giornata di spiritualità”. Non sarà ancora possibile celebrarla nelle due giornate usuali a causa ancora del Covid-2. Per questo, e per gli impegni del Vescovo, verrà prolungata fino alle ore 18.00.

Si terrà a Lucca presso i Padri Passionisti in VIA DI TIGLIO 271. Siamo fuori delle mura e, quindi, possiamo accedere con le auto. Per chi viene dall’autostrada: Uscita Lucca Est; davanti alla porta della città costeggiare le mura sulla destra.

Il Tema della giornata,

che verrà svolto dal vescovo di Lucca  Mons. Paolo Giulietti,  sarà:

 “Sinodo: Una Chiesa in cammino”.

Un tema attuale in cui ci si richiede di uscire dalle proprie individualità e sentirci tutti partecipi ad una vita di fede comunitaria, comprensiva, fraterna.

Al mattino un Padre passionista ci intratterrà sulla spiritualità del suo ordine, fondato da San Paolo della Croce, e su Santa Gemma Galgani che a Lucca dimorò ed alla quale è dedicato il Santuario in cui parteciperemo nel pomeriggio alla Santa Messa celebrata dal nostro Assistente Don Luca.

Il pranzo sarà al sacco. Procurate pertanto di portare ciascuno il proprio pranzo. Vista l’emergenza Covid procurate tutti di venire forniti di mascherine e di Green Pass, che sarà richiesto a ciascuno dei partecipanti. Ci scusiamo, ma, anche se i locali sono abbastanza capienti, le regole stabilite dall’Autorità lo richiedono.

La giornata si svolgerà con il seguente ordine del giorno:

Ore 10.30               Canto d’inizio e momento di preghiera nel salone

Ore 10.45               Saluto ai partecipanti ed introduzione al tema:

”Sinodo: una Chiesa in cammino”

Ore 11.30–12.30    Relazione di un Padre Passionista sulla Spiritualità dell’ordine e

visita al Santuario di Santa Gemma

Ore 12.30–13.00     Preparazione per il pranzo e pranzo al sacco

Ore 15.00               Santa Messa nel Santuario di Santa Gemma

Ore 16.00               Incontro  con Mons. Giulietti, vescovo di Lucca, che proporrà il

tema: “Sinodo: una Chiesa in cammino”.

Ore 18.00               Canto finale e saluti.

Sarà una giornata intensa, ma proficua. Invito tutte le Comunità a partecipare anche per rinsaldare quei legami che ci uniscono e che caratterizzano la nostra vita di Adulti Scout.

Marino Monachini    

Passaggio di consegne

Domenica 29 agosto, presso l’oratorio “Don Angelo Fabbri”, si è svolta l’assemblea regionale elettiva per la carica di Segretario Regionale della regione Toscana.

Un “Grazie!” fraterno a Marcello che ha guidato la regione Toscana in un momento delicato e di forte preoccupazione affrontando le sfide che la vita gli ha posto di fronte mantenendo saldo il sodalizio toscano.

Un “Forza Laura!” che raccoglie di nuovo la responsabilità di rappresentare le comunità della regione Toscana.

Buona strada.

IL PROGETTO BELLO MERITA ATTENZIONE

L’attenzione verso l’altro, un occhio di riguardo nell’accoglienza, la disponibilità al bisogno, mettersi nei panni di chi sta davanti ….  sono gli utensili di chi fa carità (ricordate il buon samaritano?).

Così ascoltare ed essere compartecipe delle realtà esistenti nel territorio, in cui tante situazioni sono allo sbando, con poche possibilità di poter emergere e farsi sentire.

Osservare con la vista dell’esploratore, con l’attenzione di Kim, con la scoperta di Mowgli, con la gioia ed il sacrificio del servizio …. nel linguaggio di B. P., è il significato di capire il momento per anticipare o saper attendere le necessità che si presentano e poter decidere nella maniera più essenziale.

Con tutto questo e forse ancor prima di aver conosciuto lo scautismo a S. Giovanni Valdarno don Mauro ha mosso famiglie intere a collaborare per una nuova ‘missione’: ‘lasciate meglio di come avete trovato’.

Il gruppo scout con Sereto, la Caritas con suor Eleonora, Villa Pettini ed il Centro d’Ascolto, sono state tappe importanti dove sono rimaste tracce del suo lavoro.

Anche Pelago, parrocchia di passaggio, l’ha visto nelle iniziative e con l’operosità dei giovani nel contesto delle attività comunali.

Altra parrocchia solito ‘modus operandi’, rientrato nel paese natio di Montevarchi, ha trasformato una chiesa protesa in opere missionarie in chiesa ricettiva, facendone una ‘missione di accoglienza’.

La ‘casa-spalancata’ ha dato alloggio e sostegno nelle proprie stanze, creando nuove ‘famiglie’ per brevi o lunghi periodi, vivendo in fraternità e collaborazione nel segno del Vangelo.

Si sono moltiplicati i benefici con le richieste, ma ancor di più i volontari con nuove proposte e tante idee.

Di nuovo i giovani con un alternativo progetto creato sei anni fa: un’associazione di volontariato che, facendo vendita di abiti usati ancora in ottimo stato in ‘temporary shops’ e su ‘eBay’, finanzia l’assistenza parrocchiale rivolta a circa 200 persone l’anno e da ospitalità a 40.

Al progetto è stato dato il nome FRANCESCO THE S-HOPE, ispirandosi a San Francesco spogliatosi dei suoi abiti costosi per donarli ai poveri, unito al gioco di parole inglesi tra SHOP (negozio) e HOPE (speranza) dallo spunto del Papa “non lasciatevi rubare la speranza”.

Negli anni successivi il gruppo si è arricchito di nuovi talenti con competenze nella moda e partner professionali in modo da trasformare il primo progetto in una realtà più importante “CLOTHEST-VESTITI SUPERLATIVI” con una piattaforma e-commerce no-profit per proporre al pubblico capi firmati di alta moda usati.

CLOTHEST significa scegliere, acquistando abiti usati si può ridurre l’impatto ambientale della moda e assistere individui in difficoltà.        “Diamo al vestito una missione nobile

Mercoledì scorso 7 aprile su TV2000 alla trasmissione ‘Questa è vita!’ don Mauro è stato uno degli ospiti, potendo così far conoscere la realtà parrocchiale con i suoi progetti meritevoli di attenzione!

Gian Carlo da S. Giovanni Valdarno

Aspetto ancora il vaccino

Aspetto ancora il vaccino

Che marasma qui in Toscana vaccinar chi ne ha l’urgenza
e l’attesa è cosa vana e diventa un’indecenza:
magistrati ed avvocati, belli in fila per benino
manco si son vergognati di ricorrere al vaccino.

Ben per primi, che sorveglian la giustizia
non per loro, ma pel popolo meschino
che subisce, grazie a loro, il disdoro e la mestizia:
io protesto per davvero e nemmen col capo chino.

Non è tutta colpa loro, se c’è da magna’ se magna,
cosa importa del decoro, che ben venga la cuccagna.
Governanti illuminati (?) – obliando tosca gloria
di virtuosi antenati, che nel mondo han fatto storia –

delle caste portentose si son fatti paladini
innescando minacciose, con fiammiferi e zolfini,
reazioni motivate del negletto vaccinando
che non sa né come, dove e persino se e quando.

Io son tra quei negletti, confinati in prigionie
e poiché siamo vecchietti, pur se mancan le diottrie,
non dobbian sopportar sgarbi e ricevere pretesti
tanto ormai, s’è visto tardi, a noi toccan solo i resti.

Or che ormai ventenne sono, e perfin per quattro volte,
al dolor non mi abbandono e sopporterò le “botte”
ma nell’urna prima o poi, bien piegata ed adagino
metterò il gran scontento per quel tardo mio vaccino.

Anna da Prato

FATEMI DAVVERO RIPOSARE IN PACE

Quale infausta memoria di me Dante
lo ricordar lontano il mio trapasso;
d’istorie mie or voi ne dite tante
che in veritate mi pesano addosso.

Voi nati in quel paese solatio,
ove tra monti e valli il bel sì suona,
non cale a me di vostro ciangottio
che la me lingua amata fa cafona.

Non valsemi gagnar sì tanta fama
e varcar ahi lasso inospitali cerchi
pe’ l’italico cantar sì grande idioma
ché del bell’eloquiar voi siete tirchi.

Or che riposo in ospitale Emilia
penso allo scriver mio con penna d’oca
e ai marchingegni per voi mirabilia
che al pensier riservan cosa poca.

“Amor ch’a nulla amato amar perdona”
con chiara voce soleansi sì appellare,
ma lo scriver ahimè or si bastona
e con due “like” or tutto può bastare.

“La bocca mi baciò tutto tremante”
risòna a voi con tono ben patetico
e tanto a voi risulta sì aberrante
che il bacio risolvete con gli “emoticon”.

Or bene gli è che in questo antro oscuro
le mi ossa stanche di cotal storielle
in pace eterna restino in futuro
desiando a voi di riveder le stelle.

Anna da Prato

Inaugurazione parco BP a Grosseto

Oggi, domenica 21 febbraio 2021, con mascherine e nel rispetto del distanziamento, è stato inaugurato a Grosseto uno spazio verde intitolato a B.P.

Alla cerimonia ha partecipato il Vescovo Rodolfo Cetoloni, che ha celebrato la messa, il Sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna e tutte le autorità civili e militari della città. L’impresa è stata portata avanti da tutte le associazioni scout cittadine (FSE, AGESCI e MASCI), ma soprattutto è andata in porto grazie alla costanza dell’Assessore Giacomo Cerboni, ex scout d’Europa.

Il Vescovo nell’omelia ha ricordato il suo passato scout, rimarcando, come spesso fa, che quei giovani suoi amici, tra cui Beppe Tilli, a suo tempo gli fecero sbagliare strada durante una marcia… Quindi ha rimarcato come la religione sia elemento essenziale dello scautismo e l’importanza ed il senso della strada nel metodo, sollecitando i giovani esploratori e le guide a fare, quando l’emergenza sanitaria sarà passata, la marcia alla Vetta Amiata, dove si trova il monumento alla Madonna degli Scout.  

Il Sindaco e l’Assessore hanno ricordato il loro passato scout e tutti abbiamo cantato “Insieme”. La cerimonia si è conclusa con la benedizione della una targa dove è riportato uno dei più noti insegnamenti di BP “Lasciate il mondo un po’ migliore di come l’avete trovato” e con  il KRAK fatto da tutti, scout e non scout, presenti alla cerimonia.

Giulia GR1

Ma sarà la volta buona?

Governar, si sa, in Italia non è gioco da bambini,
qui da noi ci vuol la balia che accudisca i birichini.
Tanti e tanti ci han provato nella nostra lunga storia,
tanto fiato si è sprecato e la prova un po’ aleatoria.

Ma mi chiedo, ed assai spesso, se noi discoli italiani
siamo un popol genuflesso al volere dei “sovrani”.
Io di certo non ci sto, e con me neppure voi,
a pensare neanche un po’ che non siamo degli eroi,

che sopportan con pazienza chi, per voglia o pe’ ambizione,
con intrigo e intrallazzo, non ha poi nemmen la faccia
di sapere star insieme e operar per la nazione
senza darci l’imbarazzo della loro figuraccia.

Or che fatta è l’ammucchiata, e lo scopo lo sappiamo:
risanar la nostra patria, se la man metton sul cuore,
diligenti allor saremo e per questo ora invochiamo,
con fiducia ed empatia, l’assistenza del Signore.

Pur pregar dobbiam San Giorgio, or che i Conti son saltati:
dacci forte ancor l’appoggio e così sarem salvati;
pe’ una volta, con fervore, tu dei santi tra i più bravi,
sii clemente e, per favore, non uccider tutti i Draghi!

Anna da Prato